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PUBBLICAZIONI E PRESENTAZIONI
2019 - Pubblicazioni |
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Da Sondrio a Campei, la mia prima villeggiatura, in "I regiur de Valtellina", settembre 2019, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Grosio, una storia lunga 5000 anni, in "La provincia settimanale" 5 gennaio 2019 p.21, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Sottotitolo: Presentato il nuovo libro che ripercorre diversi aspetti della cultura e della tradizione. Senza dimenticare capitolo come l'emigrazione, oppure l'anagrafe sui blasoni di famiglia. |
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Testo dell'articolo:
“La storia oggi non può più, ognun lo sente, restringersi alla narrazione di fatti che si sogliono dire più importanti per il loro carattere politico e militare; non è solo successione di guerre e di battaglie, di lotte con fragore d’armi e rombo di cannoni. Tutto ciò, se ha un valore in sé, non è tutto, anzi non costituisce che una piccola parte della vera storia di un paese.”
Questa affermazione, così attuale, si legge in apertura dell’appello con il quale i professori Ettore Galli e Ulrico Martinelli, dalle pagine del periodico “La Valtellina” del 10 novembre del 1900, proponevano la nascita di un archivio storico valtellinese, antefatto di quella Società storica che sarebbe sorta solamente vent’anni dopo. “È bello – aggiungevano – che chi si interessa della storia del proprio paesetto, della propria famiglia faccia rivivere per un po’ i nostri avi, che si veda, quasi come in uno specchio, il lungo e spesso doloroso lavorio della civiltà attraverso i secoli. […] La storia ha assoluto e immediato bisogno di vestire panni umili, di scendere in basso, nei paesi, di portare le sue ricerche alle cose piccole e minute, ai fatti specifici per assurgere poi agli altri più complessi e grandi.”
Sembra questo il programma del nuovo libro su Grosio presentato domenica 23 u.s. nella sala della Comunità dall’autore principale, Gabriele Antonioli e dai coautori Paolo Ghilotti, Ivan Mambretti, Giacomo Rinaldi, con largo concorso di pubblico e di autorità. Il libro, un volume di 664 pagine stampato a Villa di Tirano dalla Tipografia Poletti, è intitolato “Grosio, cinquemila anni di storia” ed è una edizione congiunta di Pro Loco, Biblioteca comunale e Il graffito (il periodico locale), sostenuta finanziariamente dai contributi del Comune e della Comunità Montana.
Il nome di Gabriele Antonioli, autorevole consigliere della Società Storica Valtellinese e cofondatore dell’Istituto di dialettologia e di etnografia Valtellinese e Valchiavennasca, è una garanzia per esperienza e correttezza scientifica, ancorché la pubblicazione nasca con dichiarati intenti didattici (e per questo abbia evitato il ricorso alle note e mantenuto un linguaggio divulgativo).
L’opera è divisa in capitoli. Gabriele Antonioli ne ha curato dieci: “Dalla Preistoria al medioevo”, “Il Comune di Grosio”, “La storia della gente di Grosio“, “I Caduti dalle guerre preunitarie alla II guerra mondiale”, “L’emigrazione grosina”, ”L’emigrazione transoceanica” l’Emigrazione locale”, “L’abito tradizionale” e, con Giacomo Rinaldi, “Le istituzioni ecclesiastiche”. Paolo Ghilotti, Ivan Mambretti e Giacomo Rinaldi hanno invece curato i rimanenti capitoli: “La società e le sue istituzioni”, ”Commercio e artigianato”, “Preti e suore di Grosio dal Novecento ai giorni nostri”, “Vita e vitalità delle associazioni” (Mambretti), “La Cura delle valli” (Ghilotti e Rinaldi), “Graffiti di sport” (Ghilotti con Davide Franzini Ciko). La chiusura è riservata alla postfazione di un benemerito della storiografia grosina da anni lontano dal paese, Nando Cenini che propone in chiave critica una rilettura della bibliografia su Grosio. Ricco anche l’apparato fotografico che con le relative didascalie costituisce una fonte documentaria di estremo interesse (le numerose le referenze fotografiche sono riportate a p. 17). Non è possibile in questa sede andare oltre una sommaria descrizione, ma è giusto dire che ciascuno degli argomenti si diffonde in approfondimenti interessanti, spesso con precisazioni e utili messe a punto. Un aspetto interessante è poi quello di giungere all’attualità e di spaziare anche in ambiti di cronaca recente che normalmente non figurano nei libri di storia.
Con questo ricco volume, ancora una volta Grosio si segnala per la sua capacità, di fare le cose per bene e di sapere valorizzare i beni culturali di cui dispone e che lo rendono speciale, per certi versi unico: dalla costanza dei caratteri somatici che differenziano i grosini e sembrano attestare la leggenda delle schiave circasse, al loro rapporto con le tradizioni, dal lungo perdurare dell’uso dell’abito tradizionale da non molto abbandonato nell’uso quotidiano, alla bellezza e ricchezza delle loro chiese fino all’importanza della sua archeologia preistorica. Fra gli aspetti del paese che il libro approfondisce meritano di essere segnalati i capitoli sull’emigrazione, frutto di impegnative ricerche estese anche agli archivi veneziani, l’interessantissima anagrafe parallela dei blasoni di famiglia (gli scutùm) che a Grosio vengono utilizzati e mantenuti con orgoglio di appartenenza. Appartenenza, non è una parola magica, ma un termine rivelatore dell’anima popolare di un paese. Non mancherà qualche difetto nei grosini (soprattutto agli occhi dei loro vicini), ma certo il senso di appartenenza ce l’hanno e lo dimostrano. Lo attesta anche qualche primato provinciale come quello che detiene nell’editoria culturale. A tacere della ricchezza della sua bibliografica generale, quale altro paese o borgo e città della provincia può allineare tanti volumi illustrati come quelli editi a Grosio? Chi altri è riuscito non solo a pubblicare un vocabolario sul dialetto ma, dopo non molti anni, ritornare sull’argomento con una nuova edizione etimologica? Certo si tratta di avere persone della capacità di Gabriele Antonioli e dei suoi collaboratori, ma credo che persino loro non andrebbero molto lontano senza la consapevolezza della gente, senza il loro senso identitario e l’influenza che ciò esercita sulle decisioni dei suoi amministratori. Ho sempre più l’impressione che queste caratteristiche di Grosio meriterebbero un approfondimento scientifico. Il libro certo ne costituirebbe materia prima.
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L'omaggio della valle al grande Gianoli in "L'Ordine" 6.1.2019 p. 3, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Successo di vendite per il libro "Grosio 5000 anni di storia, "Il graffito" n.2 febbraio 2019 p.3, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Vittoria importante ma ancora parziale in "La Provincia" 12.2.2019, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Sondriesi per caso entrati nella storia, in "L'Ordine" 3 marzo 2019, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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La mia Provincia, in "Regiur de Valtelina" n. 1 febbraio 2019, pp. 21-22, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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I barbieri di Sondrio in "I regiur de Valtelina" n.1-2019 pp. 10-12, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Gli studi sull'emigrazione valtellinese e valchiavennasca in Australia in , CIAPPONI LANDI Bruno, Centro Studi Storici Alta Valle, Bormio, 2019, p. 133-149 |
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Antologia critica. Stralci, in , CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Ricordo di Giuseppe Rinaldi presidente onorario dell'ANPI, in , CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Tiranesi nei secoli. Cronache sono toccate dalla storia, CIAPPONI LANDI Bruno, cura editoriale e apparato iconografico di MARCONI William, Museo Etnografico Tiranese con contributo del Comune di Tirano, Sondrio 2019, p. 230 |
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Padre Camillo e i Cederna. Un lungo rapporto d'amicizia, in "Quaderni grigionitaliani" n.1-2019 p.106-108, CIAPPONI LANDI Bruno, Pro Grigioni Italiano, Coira 2019, p. 140 |
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Il delegato imperiale [Gaudenzio De Pagave] e la Valtellina di oggi. L'Ordine 2 giugno 2019 p.7 , CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Gli uffici della provincia 50 anni fa, in "I Regiur de Valtelina" n.2-luglio 2919 pp.10-12, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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17 agosto 2019: Passeggiata Aprica Motta di Villa di Tirano per gli zapèi d'Avriga, , CIAPPONI LANDI Bruno [a cura], Supplemento al n. 71 del Bollettino della Società Storica per conto dell'Infopoint di Aprica, Sondrio 2019, p. 4 |
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Il ricordo: Margherita Trinca, , CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Lo spettro del 1817 fa paura alle valli. L'Ordine 27.10.2019, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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Bertacchi l'identità delle valli in poesia, "L'ordine" 17.11.2019, CIAPPONI LANDI Bruno intervista a Giorgio LUZZI, , 2019, p. |
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Padre Camillo e il '68 in "Archivio '68 Sondrio-Il 68 in Valtellina" sul sito www.archivio68sondrio.it/, CIAPPONI LANDI Bruno, https://www.archivio68sondrio.it/, 2019, p. |
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Un nome alla scuola. La Società storica sostiene Davide Pace, CIAPPONI LANDI Bruno (riportato nel servizio di P.Ghi.= Paolo Ghilotti), , 2019, p. |
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Luigi Santucci nel convento ideale di Davide Turoldo e Camillo De Piaz, CIAPPONI LANDI Bruno, Archivio Camillo De Piaz, , 2019, p. |
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Ricordo di Athos Valsecchi nel centenario della nascita 1919-2019, in , CIAPPONI LANDI Bruno, a cura, Editrice valtellinese srl, Pessano con Bornago (MI) 2019, p. 35-36-37-38 |
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Da Tirano a Cinecittà l'epopea di Rondi, in "L'Ordine" 8 dicembre 2019 p.7, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2019, p. |
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La villeggiatura a Lanzada, "I Regiùr de Valtelina" n.5 - dicembre 2019, p.24-25, CIAPPANI LADI Bruno, , 2019, p. |
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