BRUNO CIAPPONI LANDI
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2013 - Pubblicazioni
 
Indimenticabile antidiva. Ricordi della Melato a Sondrio., CIAPPONI LANDI Bruno, intervista di Clara Castoldi, , 2013, p.
 
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Pittrice ma in segreto. Le sue tele ora in mostra, , CIAPPONI LANDI Bruno, intervista di Clara Castoldi, , 2013, p.
 
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Sondrio sotto la ferrovia mezzo secolo fa in "RegiĂąr de Valtelina" n.1- febbraio 2013, CIAPPONI LANDI Bruno, , Sondrio 2013, p. 12-14
 
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Profilo d'artista in Valerio Righini lieve e nero, CIAPPONI LANDI Bruno, Biblioteca Comunale , Sondrio 2013, p. 58-59
 
   
 
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Bibliografia [e sitografia di e su, Enrico Guicciardi], CIAPPONI LANDI Bruno, Ediziioni Biblioteca Comunale Libero Della Briotta di Ponte in Valtellina, Sondrio 2013, p. 191
 
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Cinque formelle collocate in Municipio, in , CIAPPONI LANDI Bruno, Tipografia Menghini, Poschiavo Svizzera 2013, p.
 
   
 
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Ripristinata l'immagine della Madonna di Pretorio, in "Il Tiranese senza confini", aprile 2013, p4, CIAPPONI LANDI Bruno, Tipografia Menghini, Poschiavo Svizzera 2013, p.
 
   

Il cimitero urbano di Tirano, in "Cipressi" a. VII - n.10 p. 4-7, CIAPPONI LANDI Bruno, SAIE, Varese, stampato a Vilminore BG 2013, p.
 
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A Tirano si inaugura la 'Stele della memoria' in "Il settimanale della diocesi di Como" 25.5.2013, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2013, p.

Valtellina, Valchiavenna e Grigioni: indagine sui rapporti culturali fra il Cantone dei Grigioni, la Valtellina e le ex contee di Bormio e Chiavenna, CIAPPONI LANDI Bruno, Gruppo di studi alta valle del Reno, Porretta Terme BO 2013, p.
 
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Qando Sondrio era tutto il mondo, in "I regiĂąr" n.3-giugno 2013, CIAPPONI LANDI Bruno, Associaaizone Amici degli Anziani di Sondrio, Sondrio 2013, p. 10-11

Sondrio sotto la ferrovia mezzo secolo fa in "I RegiĂąr" n. 2- febbraio 2013 p.12-14, CIAPPONI LANDI Bruno, Associazione Amici degli Anziani di Sondrio, Sondro 2013, p. 12-14

Cecco Volonté, in "I Regiùr" n. 2- aprile 2013 , p.14-16, CIAPPONI LANDI Bruno, Associazione Amici degli Anziani, Sondrio 2013, p. 14-16

Sui giudizi storici stiamo molto attenti in , CIAPPONI LANDI Bruno, , 2013, p.
 
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Per un archivio delle immagini in Provincia di Sondrio in "Fotografia d'architettura 1893-1940", CIAPPONI LANDI Bruno, SocietĂ  Storica Valtellinese, Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici di Milano, Milano 2013, p. 72 (62-65)
 
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Tirano e quei padri pionieri della fede [Camillo de Piaz, David Maria Turoldo, Carlo Maria Martini] in" L'ordine" inserto de "La provincia di Sondrio 29.9.2013., CIAPPONI LANDI Bruno, , 2013, p.

Il mio amico , CIAPPONI LANDI Bruno, , Sondrio 2013, p. 8
 
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Ricordo di Carlo Rodolfi, in "Notiziario" n.11-2013 dell'Istituto Archeologico Valtellinese, CIAPPONI LANDI Bruno, Istituto Archeologico Valtellinese, Villa di Tirano SO 2013, p. 1-2

La Valtellina e gli Ebrei: il contributo del Clero in , CIAPPONI LANDI Bruno, Museo Etnografico Tiranese, Sondrio 2013, p. 4
 
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Il libro di Alan Poletti in , CIAPPONI LANDI Bruno [firmato bcl], Museo Etnografco Tiranese, Sondrio 2013, p. 4
 
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L'iniziativa e i suoi scopi, in , CIAPPONI LANDI Bruno [non firmato], Museo Etnografico Tiranese, Sondrio 2013, p. 1-2
 
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Mario Canessa, GIusto fra le nazioni e cittadino oorario di Tirano, in "Tirano: la Stele della memoria", CIAPPONI LANDI Bruno [non firmato], Museo Etnografico Tiranese, Sondrio 2013, p. 2
 
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Lo scultore calabrese Salvatore Pisani in Valtellina e in Valchiavenna in , CIAPPONI LANDI Bruno, Sss Amici degli Anziani di Sondrio, Sondrio 2013, p. 10-11
 
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Lo scultore calabrese Salvatore Pisani in Valtellina e in Valchiavenna Le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia (1861-2011) hanno avuto nella nostra provincia un riscontro più che significativo che ha anche fatto superare ad alcune iniziative i limiti dell’anno della ricorrenza. Credo che la ragione principale sia da ritrovarsi nell’importanza del contributo dato al Risorgimento da alcuni nostri convalligiani che ricoprirono ruoli di primo piano a livello nazionale come gli statisti Luigi Torelli ed Emilio Visconti Venosta, i patrioti Maurizio Quadrio, Enrico Guicciardi e Romualdo Bonfadini. Davvero tanti per una provincia che aveva allora 150.000 abitanti in prevalenza contadini. Fra le varie iniziative del programma promosso dal comune di Tirano con il concorso della Provincia e della Fondazione Pro Valtellina figura la pubblicazione del catalogo delle opere dello scultore Salvatore Pisani, valido artista legatissimo alle nostre valli dove ha lasciato un cospicuo numero di monumenti, pubblici e funerari, oltre a diverse opere in collezioni private. Si deve a un ingegnere di Sondrio, Giuseppe Albonico, sceso in Calabria per costruire una ferrovia sulla Sila, il merito di avere segnalato al fratello Luigi, parroco di Tirano, le straordinarie doti del giovanissimo Salvatore nel modellare la creta. Don Luigi, eccezionale figura di sacerdote e di patriota, ne parlò all’amico senatore Luigi Torelli che volle conoscere il giovane figlio del sindaco e sarto di Mongiana che fece esaminare da un professore d’accademia in una stanza del Senato. Avutone un giudizio entusiasta, si assunse, insieme a due colleghi senatori, l’onere degli studi del giovane all’Accademia di Brera, iniziativa che la dice lunga su come intendevano il loro alto compito i “politici” del tempo, della loro fiducia nell’Italia appena riunita e nei suoi destini. L’incontro con Luigi Torelli fu di certo decisivo per il destino del giovane calabrese, ma c’è un altro incontro importante che rafforzerà il suo legame con la Valtellina dagli anni del suo inserimento a Milano fino alla morte. E’ quello con la famiglia di Agostino Faitella, nato a Roma da famiglia oriunda di Civo, ragioniere e funzionario del Comune di Milano oltre che amministratore delle proprietà dei Torelli. Un’amicizia che continuerà anche quando i Faitella si trasferiranno a Morbegno dopo il matrimonio della figlia Maria con Luigi Rocca, titolare nella storica azienda conserviera. In Valtellina Salvatore Pisani ha lasciato molte opere per lo più esposte in luoghi pubblici, soprattutto nei maggiori cimiteri. Sono tombe di famiglie nobili ancora legate alla valle d’origine benché ormai stabilmente dimoranti “in città” e dell’emergente borghesia locale. Se i dimoranti in valle potevano riconoscere nel Pisani il miglior scultore disponibile in loco, la stessa cosa non si può dire per famiglie come i Salis e i Paribelli, radicati anche a Milano e i Visconti Venosta la cui area culturale di riferimento include Roma, Torino e Milano dove il marchese Emilio ricoprì addirittura la carica di presidente dell’Accademia di Brera. Oltre a ciò egli fu anche un buon collezionista e quindi la scelta del Pisani per eseguire il suo busto posto sullo scalone del municipio e per quelli dei fratelli Enrico, Giovanni e della moglie di questi Laura d’Adda, conservati nella villa-museo di Grosio, non era una scelta “obbligata” ma libera e consapevole di persone in grado di rivolgersi anche ad altri artisti, che non sarebbe stato loro difficile trovare nelle città di residenza o di frequentazione. Pisani, aveva realizzato giovanissimo due sculture per la tomba dell’Hayez (il noto docente di pittura dell’Accademia di Brera) e la tomba della contessa Chiarina Maffei al Monumentale; i busti dei tredici generali caduti a Solferino e San Martino posti nei sacrari voluti dal Torelli per riunirvi i resti dei caduti in quelle sanguinose battaglie, era ormai riconosciuto come accreditato scultore del Risorgimento lombardo. Le sue opere marmoree nella tomba di Luigi Torelli (la prima cappella privata nel cimitero di Tirano), furono l’apripista alle quali seguirono la tomba del patriota conte Ulisse Salis, con la bella figura marmorea femminile ai piedi della croce e il ritratto in bronzo; la tomba e il ritratto di Filippo Salis, uno dei fratelli di Ulisse, che fu rappresentante della Provincia di Sondrio nella Commissione Centrale di Beneficienza amministratrice della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, amministratore di opere pie e benefattore in prima persone della locale casa di ricovero che beneficiò di un largo legato testamentario. Anche il medaglione ritratto della moglie di Ulisse, Teresa Calvi, è del Pisani. Fine prima parte
 

Galeotta fu l'UnitĂ  d'Italia. E tre tiranesi in "La provincia di Sondrio" (sett.) 30.11.2013 p. 25, CIAPPONI LANDI Bruno, , 2013, p. 25
 
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Tirano 3 novembre 2013: Festa dell'UnitĂ  Nazionale e delle Forze Armate in , CIAPPONI LANDI Bruno [firmato bcl], Menghini, Poschiavo 2013, p. 15
 
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Riconoscenza civica ai cittadini benemeriti in , CIAPPONI LANDI Bruno (non firmato), , 2013, p.
 
   
 
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Ricordando la dott. Giuliana Manzocchi in "Le vie del bene" n. 9 - ottobre 2013 p.18, CIAPPONI LANDI Bruno, Parrocchia di Morbegno, Morbegno 2013, p.
 
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Tirano: la , CIAPPONI LANDI Bruno (a cura), , 2013, p.
 
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2013 - Presentazioni
 
Mazzo tra storia, tradizione e leggenda, TRINCA Rita, FOPPOLI Dirce, Associazione Amatia, Sondrio 2013, p. 223
 
   
 
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