BRUNO CIAPPONI LANDI
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PERSONE - LAMBERTENGHI ITALO VITTORIO DETTO VITTORIO

LAMBERTENGHI Italo Vittorio detto Vittorio (Sondrio il 22.11.1922- 6.4.2004) di Ermenegildo e Teresa Passerini. Cardiologo, benefattore. Quando nasce, suo padre che ha appena conclusa l’esperienza di segretario del governatore civile del Trentino Alto Adige Luigi Credaro, sceglie di riprendere l’insegnamento all’estero dove si trasferisce, con la moglie e il figlio, iniziando con l’insegnamento dell’Italiano all'Università di Debreczen in Ungheria. Passerà poi in quella di Iassy in Romania, ripiegando infine nel 1938 sulla tranquilla Svizzera dove assume l'insegnamento dell'italiano presso il liceo Zugerberg di Zurigo. Durante tutto il periodo di permanenza all'estero Vittorio tornerà ogni estate in Valtellina a passare le vacanze e a convalidare gli studi presentandosi come privatista al Liceo ginnasio Piazzi di Sondrio dove  nel 1940 consegue la maturità classica. Nel 1946 si laurea in medicina e chirurgia, con una votazione di 110 su 110 e lode, nell’Università di Pavia, dove nel 1949 consegue la specializzazione in malattie del tubo digerente del sangue e del ricambio. Nell’anno accademico 1948-49 si iscrisse al primo corso della Scuola di specializzazione in Radiologia medica e terapia fisica dove seguirà il secondo corso l’anno seguente 1949-50. Consegurà poi la specializazione cardiologia all'Università di Padova. Dal 1.1 al 6 agosto 1947 è assistente volontario, dal 6.8.1947  al 31.12.1948 assistente supplente all’ospedale di circolo “Umberto I” di Bellano. L’esperienza dell’infanzia in Romania lo legherà profondamente per tutta la vita a quella nazione e agli amici di là e gli farà maturare un convinto anticomunismo che trovò facile terreno di coltura nella fede liberale del padre e temprata da quella socialista dello zio materno, Carlo Passerini, ispettore regionale del Ministero per l’agricoltura. Quando si troverà a scegliere dove impegnarsi per un incarico amministrativo accetterà la candidatura a consigliere provinciale nelle file della Democrazia Cristiana e sarà eletto per un mandato. Appassionato fruitore d’arte e cultura ebbe una particolare passione per i viaggi che coltivò anche come medico di bordo. In una crociera conobbe Norma Piccini, figlia di un ufficiale, che diverrà sua moglie.Socio fondatore del Rotary club Sondriio presidette il club nell'anno 1965-66;  consigliere dal 1985 al 1992 e presidente dal 1992 al 2001 della Fondazione Pro Valtellina. Lasciò il suo ingente patrimonio per la costruzione di una casa di riposo nel Comune di VIlla di Tirano, dove è sepolto.

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