BRUNO CIAPPONI LANDI
Ricerca nel sito:
 
PERSONE - IL SALUTO DELL’AMICA E COLLEGA SILVANA VANINETTI AL PROF. STEFANO RUFFONI.

“Ciao Stefano, te ne sei andato cosi, in questo tempo di sospensione enigmatica, in punta di piedi, come eri solito fare in ogni tuo comportamento, per non disturbare, sempre riservato, discreto, delicato, di una modestia eccessiva che spesso ti rimproveravo forse con troppa ruvidezza… Amico di cultura raffinata e solida, improntata al rigore e libera da pregiudizi: mi colpivano la tua straordinaria capacità  di ascolto, i tuoi silenzi pensosi ed eloquenti, l’assenza, il non detto: un talento raro e naturale indice di una ricerca continua ed intima, lontana da ogni snobismo possibile. Mi ponevi domande semplici nella forma, ma abissali nella sostanza, come “parlami del tuo cattolicesimo” costringendomi ad attente riflessioni su come etica ed estetica possano non coincidere, sulla veridicità e sulle controversie nei Testi Sacri delle grandi Religioni, conversazioni che mi procuravano inquietudine e dubbi ansiogeni… La curiosità era la caratteristica fondante della tua intelligenza che declinavi nello studio della filosofia, della storia, della musica, della filologia dialettale alla quale attribuivi una saggezza quasi sacrale. La montagna  era per te  un mentore affascinante:  la vivevi con un trasporto appassionato, in una intimità primordiale e archetipa, macinando in solitaria percorsi faticosi e impegnativi, orientandoti su cartine minuziosamente studiate, ascoltando la direzione del vento, la variabilità della luce, lo scendere della nebbia che atterrisce in quota, ma che, dicevi, va compresa ed  accettata; ogni crinale, ogni vetta, erano per te volti noti, leggibili, conosciuti, li nominavi con grande sicurezza e competenza invidiabili. Capivo che la più grande bellezza delle tue escursioni, che condividevo in fatica e sudore, dipendeva dal trovarti in relazione con questo divenire misterioso nel quale ti sentivi accolto come in un abbraccio invisibile e selvatico, grazie al quale acquisivi ogni volta nuove coordinate, una tua forma personale di ricerca topografica. E tutto questo ci mancherà moltissimo... Ciao caro amico, che la terra ti sia lieve, questa terra, dicevi, che dobbiamo amare perché è la sola che permette al nostro corpo di muoversi al ritmo dell’ anima.”

Silvana Vaninetti

  Biografia | Attività | Pubblicazioni e presentazioni | Blog | Associazioni ed enti | Persone e cose | Link | Contatti
Privacy policy | Cookies policy
 
  BRUNO CIAPPONI LANDI  
Smartware