BRUNO CIAPPONI LANDI
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PERSONE - BOTTA LUIGI DETTO GINETTO

Ginetto Bottà (per l’anagrafe Luigi, 1914-1972). Il padre, dipendente delle Forze Motrici di Brusio originario di Morbegno, si era stabilito a Tirano dopo il matrimonio con Virginia Manusardi, della nota famiglia della Rasega, ancor oggi di saldissime tradizioni bandistiche. Dipendente della Società Automobilistica Perego dedicava il suo tempo libero alla banda con straordinario impegno e dedizione. Custode dell’archivio delle musiche, responsabile del parco strumenti, delle divise e della relativa manutenzione, era anche l’animatore delle gite sociali, della partecipazione della banda al carnevale e del conclusivo rogo della vegia. Responsabile dell’allestimento del palco sul quale un tempo si tenevano i concerti in piazza, era anche un bravo copista delle parti (la fotocopiatrice non c’era ancora!). Vice maestro e per moltissimi anni maestro degli allievi, aveva insegnato a suonare alla gran parte dei musicanti. La scuola di musica si teneva nella sua casa al Cantun dove tutti, prima di diventare bravi suonatori, avevano collezionato una buona dose di stonature. Per questo il suo anziano padre, amava scherzosamente ricordare negli ultimi anni di vita, il suo vivo desiderio di non avere la banda al suo funerale avendone già fruito abbastanza in vita. Ginetto è stato un esempio di fedeltà e dedizione al sodalizio che merita di essere ricordato con gratitudine e proposto a modello.
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