BRUNO CIAPPONI LANDI
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I 50 ANNI DEL GIORNO, Scoprii il giornale..... giovedì 14 settembre 2006 p.3
IL GIORNO/SONDRIO giovedì 14 settembre 2006 p.3

Ciapponi Landi, storico e assessore, ricorda Della Briotta in Classe con quel nuovo quotidiano.
Scoprii il giornale grazie al mio maestro Libero

Il nostro maestro era un simpatico trentenne che stava ancora studiando per laurearsi a Torino.
Sposato e padre da poco tempo, stava seguendo, come i suoi genitori si aspettavano da lui, la preparazione del fratello minore per il concorso magistrale.
A Ponte, borgo rurale in cui era nato e in cui abitava, divideva il suo tempo libero fra i conti per una latteria turnaria, una nascente cooperativa che costituiva il sogno di suo padre e la vita amministrativa. In ambito provinciale si occupava di sindacato nell’ambito della scuola e militava in un partito di cui naturalmente non ci parlò mai, data la nostra età e il suo ruolo di insegnante. Il suo nome compariva ogni tanto nella cronaca dei giornali locali, più spesso in uno in cui scriveva con regolarità e passione. Credeva nella funzione dei giornali e ci invitava anche a leggerli. Credo che tutta la classe tifasse per lui e apprezzasse il suo modo di insegnare innovativo e liberatorio.
A quei tempi (si era fra il 1955 e il 1957), per noi, il giornale era per antonomasia uno: una storica e indiscussa scuola di pensiero a cui fare riferimento per formare le proprie opinioni e per sostenerle autorevolmente nelle discussioni dal barbiere. Comprare e leggere il quotidiano era ancora un privilegio diciamo pure di classe e una sorta di status simbol.
Certo qualcosa stava cambiando, cinema e radio si stavano facendo strada, ma c’era ancora modo di apparire teste calde e di preoccupare i parenti mostrando troppa attenzione per le vicende della vita sociale; prima di tutto c’erano i doveri, a seconda dell’età e della condizione: studiare o lavorare, e senza grilli per il capo.
Il nostro maestro non comprava quello storico giornale, ma uno nuovo: Il Giorno.
Potrei sostenere di averli visti partire insieme, il mio maestro Libero Della Briotta per la sua intensa vita politica e amministrativa che lo vide eletto alla Camera dei deputati, al Parlamento Europeo, al Senato, ricoprire incarichi di governo (fu Sottosegretario agli Esteri con la delega per l’emigrazione) e infine morire vicepresidente del Senato, e Il Giorno, il giornale che vidi per la prima volta nelle sue mani mezzo secolo fa.

Bruno Ciapponi Landi

29/09/2006 - 22:15
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